Un uomo ferito, abbattuto, al tappeto. A dir poco sconcertanti le dichiarazioni rilasciate alcune ore fa da Vizia, preda di un raptus da manie di persecuzione che molto lo avvicinano al modo di interpretare la realtà dei fatti tipico di Lotito. E' infatti singolare che i quelli che più lamentino uno stato di insofferenza a presunti giochi di potere da parte del famigerato, quanto fantomatico "Palazzo", siano poi due tra i meglio piazzati in classifica generale. Riportiamo di seguito le testuali parole del Vizia:
"Ora basta! Non ne posso più! Sono costretto a far presente alla comunità del Fantasaldari l'evidente penalizzazione nei miei confronti da parte di tutte le componenti: in primis la Gazzetta che dà voti inspiegabili come dimostrano i 6 a Godeas e Caridi autori di un gol a testa e di una prestazione sontuosa e di altri giudizi sballati; poi Tacchinardi che senza alcuna vergogna spara volontariamente sul palo un rigore dopo aver spiazzato il portiere e per giunta si fa pure espellere, ciò perchè sapeva che l'avevo messo al fantacalcio, io noto tifoso juventino; infine gli arbitri, quei maledetti, che ammoniscono ed espellono inopinatamente i giocatori della mia squadra ad ogni giornata. Ammettendo i miei errori (non puoi mettere in porta Squizzi, è logico che si fa "squizzare"), propongo innanzitutto il cambio di testata (oltretutto quel giornale rosa di merda il sabato non azzecca una formazione) ed inoltre provvederò personalmente a contattare quel pelato di Collina per mostrargli gli evidenti torti arbitrali."
Lo sfogo, di Gaucciana memoria, è molto porbabilmente figlio dello stato di abbandono intellettuale che il Vizia sta vivendo in questi giorni, un vuoto esistenziale che lo porta al discutere e discutersi, trovando risposte insufficienti al suo ego frustrato dal tedioso trascorrere delle giornate. Insomma, queste sono le dichiarzioni di uno che non ha un cazzo da fare.
lunedì 8 ottobre 2007
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